Lo scudo fiscale non cancella del tutto le verifiche contro il riciclaggio di denaro. Anzi: gli intermediari e i professionisti che intervengono nelle operazioni di rimpatrio o di regolarizzazione delle attività conservate illegalmente all’estero devono procedere all’adeguata verifica dei clienti e a registrare i dati.
Non solo: dovranno anche segnalare le operazioni in odore di riciclaggio a Bankitalia quando sanno o sospettano che le attività da far emergere siano il frutto di un reato diverso da quelli coperti dallo scudo (alcuni reati tributari, di falso e il falso in bilancio).
Lo chiarisce la circolare del ministero dell’Economia sull’operatività dello scudo fiscale ai fini antiriciclaggio. Il documento illustra anche i profili che gli intermediari e i professionisti coinvolti nelle operazioni di emersione devono valutare per decidere se far partire la segnalazione.
da www.ilsole24ore.com
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