A un anno dal summit di Londra sull’anticorruzione pubblichiamo un intervento Emily Wigens, direttrice ad interim di Bruxelles per l’organizzazione internazionale The ONE Campaign, che lavora per sensibilizzare l’opinione pubblica su povertà, cambiamento climatico e disuguaglianze. “L’accesso del pubblico ai dati sui beneficiari dei trust è fondamentale per permettere a giornalisti e forze dell’ordine di “seguire il denaro”.
Un anno fa a quest’ora i rappresentanti di 40 paesi, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, di grandi aziende e di organizzazioni della società civile si riunivano a Londra perdefinire un piano efficace per il contrasto alla corruzione. Il risultato del vertice fu la prima Dichiarazione globale contro la Corruzione attraverso la quale i leader dei 40 paesi firmatari esprimevano un’ambizione comune nella lotta alla corruzione: “La corruzione è al centro di tanti problemi del mondo. Dobbiamo superarla se vogliamo che i nostri sforzi per porre fine alla povertà, promuovere la prosperità e sconfiggere il terrorismo e l’ estremismo abbiano successo”. Questo è stato un passo importante in un percorso ben più lungo.
A un anno di distanza, a che punto siamo? I progressi in seguito al Summit di Londra sono stati disparati e l’ambizione sembra diminuire. Secondo uno studio della Banca Mondiale, il 70% dei casi di corruzione riguarda società fantasma. Poco più di un anno fa, lo scandalo dei Panama Papers ha rivelato come strati su strati di società di comodo e trust fossero deliberatamente progettati per nascondere l’identità dei ‘beneficiari effettivi’ (coloro che guadagnano dalle società).
Questo sistema opaco permette a chiunque di costituire una società o un trust senza però minimamente assumersi laresponsabilitàdelle azioni dell’ente. È un disastro annunciato. La segretezza di questi enti li rende il veicolo prescelto da truffatori , funzionari governativi corrotti, terroristi, trafficanti di esseri umani, spacciatori di droga e altri personaggi nefasti per nascondere denaro ottenuto in maniera illecita. I proprietari anonimi ne traggono beneficio. La società ne paga le conseguenze.
Da www.il-trust-in-italia.it
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